Mi sono innamorata di un film:
A Real Pain di Jesse Eisenberg. Una storia originale nella sua normalità, un film semplice e perfetto, che mi ha sconvolto per la sua profondità sotto la superficie delicata. Solo alla fine mi sono come scossa e ho capito il titolo, la domanda dalla risposta apparentemente scontata: la vera sofferenza sta nella fragilità dei rapporti o nei campi di concentramento? È la depressione o l'olocausto?
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